In ogni opera
di Giuliana Tombari Giordano, anche non paesaggistica, si riscopre una
chiara allusione alla natura. E questo, accade anche nella serie delle
piccole fontane dove l'artista, con una tecnica ormai impreziosita da più
importanti e numerose esperienze pittoriche, con scansioni calate in un
gioco suggestivo di luminosi ritmi bianco-rosati,
concretizza poeticamente un momento di storia di piccoli borghi come di
grandi città. |
Sandro Trotti |
Con la pittura di Giuliana Tombari Giordano si entra in un mondo poetico culturale di vero studio artistico. La brava pittrice sa dare voce e movimento ad ogni Sua opera, i paesaggi sono pervasi di gusto e colore che provengono dalla Sua anima di Donna creatrice del bello. L’arte dell’artista Tombari Giordano è ricca di sentimento, la pittrice prende dall’infinito che Dio ha creato i momenti più belli e delicati e riesce a far “correre” le Sue tele per come sa dare vita ad ogni tela, I suoi quadri sono ricchi di colore e di calore, i Suoi mondi pittorici sono versi di poesia. |
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Augusto Giordano |
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E’ l’artista
che dipinge con i colori filtrati attraverso una sensibilità
personalissima in un mondo che vorrebbe color di rosa, limpido nell’aurora
ed evanescente nel meriggio per diventare nebbia dorata quando il sole
muore lentamente per il sogno dei sogni e le speranze del nuovo giorno.
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Mara Ferloni |
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Una sublime felicità guida la sapiente realizzazione pittorica di Giuliana Tombari Giordano, nell’ispirazione come nel concreto e sempre più qualificato comporsi del suo anelito creativo. Le radici di questa pittura affondano in un ideale avvio alla ricerca di "formule pittoriche" che potessero, insieme alla sensibilità visiva dell’artista, permettere una lettura, il più possibile reale di quello splendido mondo della natura che ben si combina con quello ancor più intimo dell’uomo. Atmosfere di liriche meditazioni si modulano nei verdi brillanti di una ricca vegetazione, nell’ampia gamma degli azzurri, nell’inquieta vitalità del mare o della serenità lacustre dove la vita incontra una sorta di magica irrealtà. Albe e tramonti si fondono nella luce essenziale dei giorni e la foga romantica della pittrice segna l’efficace immagine di un universo particolare dove ogni accadimento è possibile: dove riaffiorano gli accenti lontani delle limpide e pure colorazioni di un Monet o di un Renoir, in quel loro fecondo immergersi nella natura. Ma Giuliana Tombari Giordano si muove su di una multiforme gamma di ispirazione e contenuti: dalla luce di sentieri che taglia i confini di un bosco, all’improvviso “incanto” di un lago o di un cigno, alla squisita scoperta di fontanelle che narrano storie nell’allegro gorgoglio dell’acqua. E’ questo il desiderio infinito di un’artista che non ama dar tregua alla sua irrefrenabile vena creativa, una vena che riesce a suggerire particolari emozioni in ogni suo dipinto. |
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Nicolina Bianchi |
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Una pittura onirica, invitante ed accessibile, affrontata con impegno e spontaneità, concentrata su valori concreti con ampiezze di idee e argomenti. Nei paesaggi dall’intenso sapore agreste, nei fiori e nelle delicate marine profumate di salsedine, si legge un sottile messaggio poetico che acquista valore assoluto in quanto dettato dalla propria capacità percettiva. Ma se in queste composizioni naturalistiche la visione delle cose emerge con suadente espressività, negli “ambienti di sogno” e nelle piccole fontane il sottile gioco coloristico, appena accennato in punta di pennello, si fa ritmo, agile respiro, cadenza di ricordi. |
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Mario Luglio Conti |
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Nelle opere di Giuliana Tombari Giordano sembra quasi di "sentire" l’assenza totale di qualsiasi rumore. Un silenzio dentro e fuori del quadro. "Sotto lo splendido pallore l'umanità dorme ogni parvenza di moto sparisce, soltanto queste forme rimangono sveglie". Così Aldo Palazzeschi si cala mollemente nell’atmosfera romana per descriverne i silenzi ed i lenti lentissimi, quasi immobili movimenti di questi, più apparenti che reali. Questa è l'immagine che fuoriesce dall’opera un “Nasone a Roma”, un’opera tra pittura e poesia, tra sogno e realtà, dove le voci umane suonerebbero male con i loro intollerabili stridori e stonature. L'armonia del silenzio delle rappresentazioni dell’artista sono solo interrotte dallo scrosciare dell' acqua dal nasone della fontanella di ghisa. Quel rumore viene amplificato dal silenzio per poi ripiombare in un’atmosfera surreale in cui la luce della finestra si espande per tutto il quadro in una metafisica e sospesa attesa... "questa staticità vigile ti lascia solamente pensare". |
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Bruno Regni |
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A Giuliana Tombari Giordano | ||
L'ARTE negli
occhi dolci di sorriso timidamente lievi e luminosi... Esplora il paesaggio a passi lenti per mete negli azzurri! I colli e le colline colorati s’intrecciano nei sogni... Nelle nuvole bianche, nelle acque il suo mondo fantastico di luce sempre color di rosa. La fontanella flebile e perenne aspetta che la luna si disseti dopo l’arsura cupa dell’estate. L’acqua la bagna e poi si asciuga al sole! Albe e tramonti d’oro dentro l’animo dove la Poesia canta l’Immenso! Le immagini poi danzano nell’aria la danza delle ombre come sirene emerse dagli abissi... Non eco di procelle... ma musica silente... tra le stelle! |
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Antonio De Marco |
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